Con un bel po’ di ritardo dovuto a una momentanea chiusura
dello spogliatoio maschile (della quale ci scusiamo), pubblichiamo e
rispondiamo con piacere a una lettera di un nostro lettore romano che ci aiuta
a allargare ulteriormente gli orizzonti sulle infinite possibilità che il ritrovarsi
nudi fra uomini può offrire:
Salve,
sono un ragazzo eterosessuale trentatreenne di Roma.
La mia soddisfazione sessuale preferita è quella di
organizzare gang bang etero non mercenarie e private ossia fuori dai club privè
(una donna che si da a tre o più uomini tutti etero); l'ho fatto tante volte ed
è un idea che mi è nata proprio dal clima goliardico e comunitario che
suggerisce lo spogliatoio maschile di una palestra che frequento dove
nonostante tutto non conosco nessuno. Spesso mi piace selezionare - oltre la
coppia naturalmente – anche i singoli, non perché sia io bisex, ma in modo che
diano un valore aggiunto alla serata.
Quando vedo dei bei fisici nello spogliatoio, mi viene
l'idea di veicolare qualcuno che non conosco in una di queste situazioni:
sarebbe il modo più veloce e facile per selezionare singoli, probabili o no
compagni di avventure dal momento che per esperienza so che selezionare singoli
in siti per adulti con foto è un lavoro abbastanza lungo e un po' difficile per
diverse ragioni che non sto qui a dire e dato che le coppie diventano sempre
più esigenti, più mi contorno di bei ragazzi e più le probabilità e il
passaparola e le feste aumentano.
Voi che questa realtà psicologica dello spogliatoio
maschile la conoscete abbastanza bene avete un idea anche vaga un suggerimento
su cosa potrei fare? Avevo pensato indossare una maglietta a tema sessuale del
tipo con la pubblicità di una serata sexy con una mia amica per attirare la
battuta di qualcuno o di lasciare qualche bigliettino con la foto della mia
compagna di giochi un telefono e due righe di intenzioni in una borsa di un
anonimo o di fare aspettare qualche mia amica nella hall della palestra con
vestiti succinti per attrarre l'attenzione di chi dopo lo spogliatoio esce o va
al bar. Non vorrei però venire cacciato dalla palestra per questo. Consigliatemi
sono molto curioso di sapere cosa ne pensate.
Grazie
Andrea (Roma)
P.S.: naturalmente tengo a sottolineare che
pur in maniera poco ortodossa mi piace vivere la sessualità di gruppo in
maniera spontanea naturale non volgare e rispettosa con lo stesso clima appunto
di uno spogliatoio maschile.
Innanzitutto grazie ad Andrea per essersi messo completamente
nudo con noi e per averci mostrato senza pudori aspetti “smutandati” della sua
personalità.
Come scrivevamo qualche tempo fa, caro Andrea, lo spogliatoio
è per tutti luogo di osservazione dell’altro, senza che questo comporti
tendenze gay o desideri omoerotici, e il tuo caso è piena dimostrazione di ciò.
E’
anche vero, però, che sempre più spesso gli uomini gay o semplicemente curiosi
di provare nuove esperienze si lancino in approcci alle docce o sulle panche
dove gli abiti e gli asciugamani vengono lasciati cadere. E’ quindi questo, il
rischio che corri: non tanto quello di essere cacciato dalla tua palestra (i proprietari
dei club, come giusto, si scandalizzano molto più per un abbonato in meno che
per ciò che può accadere privatamente tra i loro iscritti adulti e
consenzienti), quanto quello che le tue intenzioni possano essere fraintese,
male interpretate e quindi scambiate per un abbordaggio omosessuale.
Poi per carità.. ormai nessun uomo civile si formalizza o si
offende più nemmeno per questo (al contrario, sempre di più i maschi etero si
sentono lusingati dalla corte di maschi gay pur senza avvertire il minimo
impulso di assecondarla), ma certo – vista la particolarità del tuo obiettivo –
non tutti potrebbero capire o crederti subito.
Per questo il consiglio che ci sentiamo di darti, una volta
selezionato l’uomo che ti sembra giusto per il tuo scopo – è quello di
iniziare a chiacchierare in modo soft,
parlando di argomenti estranei alle tue intenzioni e mescolandoli magari a
qualche complimento riguardante i talenti fisici che ti hanno spinto a
scegliere proprio quell’uomo in mezzo a tanti. L’insicurezza e il narcisismo
(due rovesci della stessa medaglia) sono elementi presenti in ogni persona, e
lo sono ancor di più in chi frequenta una palestra dei tempi nostri, luogo
incentrato principalmente sul culto dell’estetica e dell’ego. E’ abbastanza
prevedibile che chi riceve complimenti rimanga inesorabilmente complice di chi
glieli sta facendo. Nulla di particolarmente esagerato, per carità: ti basterà
dirgli se magari ti da due consigli perché ti piacerebbe avere un fisico come
il suo, o magari concentrarti su un dettaglio: i bicipiti, le spalle, le gambe.
All’inizio consiglierei di evitare commenti sulla dotazione sessuale (anche se
certo non può essere un dettaglio trascurabile, visto l’obiettivo che ti poni) perché
questo potrebbe scatenare nell’altro un sospetto e un senso di autodifesa e quindi ricondurlo alle reticenze di cui sopra.
Conquistata la fiducia del tuo nuovo amico (poche battute
mirate possono essere già sufficienti), sarai tu a doverti scoprire, iniziando
a raccontargli di una tua “amica” che ama particolarmente gli uomini di un certo
tipo fisico (guardacaso: il suo tipo fisico). Dovrai insomma incuriosirlo
menzionando da subito una presenza femminile che fughi ogni ambiguità e dubbio.
Ancora meglio se questa tua amica si potesse dopo poco manifestare magari con
una telefonata che ne provi l’esistenza.
Il resto, se il tuo fiuto ti avrà fatto scegliere bene, verrà
da sé: la curiosità del tuo futuro compagno di giochi sarà stuzzicata, e a quel
punto sarà lui a farti le domande che vi porteranno alla concretizzazione della
fantasia.
Tienici informati sugli sviluppi e magari – perché no? –
inviaci una foto di te e del tuo nuovo compare nudi nello spogliatoio della
vostra palestra!
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